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Il giorno del Canada ai Mondiali Dragon Boat
la Russia tiene, l'Ungheria si riscatta
Alla nazionale italiana un altro argento e un altro bronzo
MILANO, 1 settembre
Canada travolgente alla penultima giornata di finali del Campionato mondiale di Dragon Boat in corso all'Idroscalo di Milano: i nordamericani hanno conquistato tre ori, davanti alla Russia, che ne ha aggiunti due a quelli della prima giornata e all'Ungheria, che dopo la beffa della sfilza di argenti inanellati alla vigilia ha potuto finalmente tagliare due volte per prima il traguardo. Risultati soddisfacenti anche per la Germania, che ha collezionato tre argenti e tre bronzi, mentre gli Stati Uniti e l'Italia hanno dovuto accontentarsi di un argento e un bronzo ciascuna.
Anche oggi, come già nella giornata inaugurale e ieri, la pioggia ha bagnato le ultime battute delle gare e delle premiazioni, inducendo l'organizzazione a qualche limitato cambiamento negli orari delle cerimonie ma nell'insieme il tempo durante le gare era stato clemente. I mondiali affrontano così domenica l'ultima giornata in un clima elettrizzato, allegro, divertito, non senza qualche sano spunto polemico dovuto all'alto tasso di agonismo che, a questi livelli, comunque contraddistingue i team, per quanto tutti siano consapevoli del particolare carattere di sport-divertimento che contraddistingue questa disciplina.
Molto soddisfatta delle prestazioni della squadra la team-leader russa Elena Iskhakova: “Certo, siamo contenti dei nostri risultati, la squadra è di 80 atleti compresi i master, è molto forte, piena di campioni delle varie specialità della canoa, e speriamo di continuare con le vittorie e i piazzamenti fino alla fine delle gare”. Meno soddisfatti invece gli ungheresi, per la sfortuna che li ha colpiti nella prima giornata di finali: “Abbiamo messo insieme una serie di secondi posti che avremmo voluto fossero medaglie d'oro”, spiega Peter Remenyi: “Siamo una grande rappresentativa, 186 persone per tutti gli equipaggi di tutte le categorie tranne gli juniores, per noi è stato un grande impegno organizzativo, speriamo di fare meglio nell'ultima giornata”.
Molto contento Martin Alt, team-leader tedesco: “Sì, ci fa piacere di aver ben piazzato le nostre barche in tutte le categorie, abbiamo ottenuto ottimi piazzamenti grazie ai molti campioni di kayak sprint e canadese che sono scesi in acqua nei nostri equipaggi, il campo di gara ci piace, un'esperienza internazionale con tanti Paesi in gara è davvero una grande esperienza”.
Anche gli americani si dicono molto contenti dell'organizzazione, dell'evento e del campo: “Siamo in 78 atleti con 36 equipaggi, siamo molto stanchi per questo, ciascuno corre in più specialità, ma siamo molto contenti di esserci”, spiega Michael Blundetto, il team leader Usa, un nonno siciliano e una passione per la cucina italiana: “E' importante che si svolgano eventi di questa portata, è bene che si parli di questo sport, il Dragon Boat è una passione che può contagiare chiunque la conosca e secondo me ha grandi prospettive, in teoria anche per le Olimpiadi”. |
Mondiali Dragon Boat, alla Russia cinque titoli su otto
nella prima giornata di finali
Per l'Italia due medaglie d'argento sui 500 nel master maschile e misto
MILANO, 31 agosto 2012
Prima giornata di finali all'Idroscalo di Milano per i Campionati mondiali di Dragon Boat e “mattanza” della nazionale russa, la delegazione più numerosa tra le 14 intervenute, con ben 170 effettivi. La squadra russa è campione del mondo in cinque degli otto titoli disputati ieri sulla distanza dei 500 metri: nel classe a 10 vogatori, la Russia ha vinto nella categoria senior femminile e master maschile; nella classe a 20 vogatori ha trionfato nella categoria senior maschile, senior femminile e senior misto.
La nazionale ungherese, l'unica ad aver schierato equipaggi in tutte le categorie, che pure si era distinta
su tutte nella prima giornata di eliminatorie, ha dovuto oggi accontentarsi di tre secondi posti e un terzo posto.
La squadra nazionale italiana ha avuto due soddisfazioni importanti, piazzandosi seconda
nella categoria master maschile, classe a 10 vogatori, e master misto, classe 20 vogatori, dove peraltro
ha mancato il trionfo per appena 75 centesimi.
Degli altri due titoli assegnati, due sono andati alle Filippine, nei 500 metri a 10 vogatori senior maschile senior misto e uno alla Germania, nei 500 metri a 20 vogatori master misto.
Subito dopo la fine delle gare – accompagnate da un prevalente sole – è subito seguita la cerimonia
di premiazione, che è stata invece scandita da un lungo e violentissimo acquazzone estivo, non tale da scoraggiare i premiati che però saltellavano alla fine non solo per la gioia ma anche per scaldarsi. Nonostante questo, le tribune sono state gremite fino alla fine.
Domani si continua con le sfide sulle altre distanze di questi mondiali, i 2000 metri – che verranno disputati però sul circuito da 500 metri, in modo che i dragoni saranno sempre visibili dalle tribune e con la modalità “a inseguimento”: le imbarcazioni partiranno ogni 10 secondi e la vittoria sarà quindi rilevata in base ai tempi, che però risulteranno, con spettacolare chiarezza, anche agli occhi degli spettatori. Infine, le prime batterie dei 200 metri, puro sprint, tutto adrenalina e spruzzi d'acqua.
Dragon Boat,
esordio alla grande per i Campionati del mondo di Milano
L'Ungheria asso pigliatutto nelle prime gare
l'Italia verso due finali
MILANO, 30 agosto - Tribune gremite oggi all'Idroscalo di Milano – il grande impianto remiero del capoluogo lombardo – con mille persone sugli spalti e altrettanti sulla sponda del bacino, per l'apertura del Campionato mondiale di Dragon Boat. Al via le imbarcazioni di quattordici nazioni che hanno cominciato a misurarsi nelle regate eliminatorie: Canada, Filippine, Francia, Germania, Giappone, Italia, Polonia, Repubblica Ceca, Russia, Svezia, Svizzera, Ucraina, Ungheria, Stati Uniti d’America.
Nelle gare eliminatorie della prima giornata la “parte del leone” è toccata alla nazionale ungherese – l'Ungheria è forse l'unica nazione dove lo sport della canoa, in tutte le sue specialità, è considerato lo sport nazionale, come in Italia il calcio – che ha schierato imbarcazioni in tutte le categorie ed è riuscita a piazzare direttamente in finale nove equipaggi. Inevitabilmente meno brillante, in esordio, la prestazione della nazionale italiana, che però si è comportata molto onorevolmente piazzando in finale il dragone a dieci vogatori, categoria “master maschile”, in semifinale il dragone a 20 vogatori categoria “senior misto” (maschi e femmine), mentre se la giocherà ai ripescaggi in alcune altre gare.
Piazzamenti importanti anche per la rappresentativa canadese, con sette barche in finale e russa, con cinque dragoni finalisti. Altri finalisti sicuri da Stati Uniti, Svezia, Svizzera, Repubblica Ceca e Polonia.
Domani si continua in mattinata con le eliminatorie per la lunghezza dei 500 metri e, nel pomeriggio, le prime finali; sabato finali sui 2000 metri e batterie sui 200, domenica giornata-sprint con le semifinali e le finali sui 200 metri.
Le gare in programma sono numerosissime – da chiarire ai meno esperti di questo sport – sia perché le barche si sfidano su tre distanze sia perché le barche sono di due misure – a 10 e 20 vogatori – e gli equipaggi di tre generi: maschile, femminile e misto, contraddistinto cioè da vogatori di entrambi i sessi, con un minimo di 4 donne per le barche a dieci vogatori e 8 per quelle a venti.
Inoltre, le fasce anagrafiche di gara sono tre: junior, senior e master (over 40).
In serata, a partire dalle 18,45, la cerimonia inaugurale – solennizzata, dopo le 20, da un acquazzone estivo di quelli che certo i pagaiatori non temono ma che non facilitano il compito degli artificieri con i loro giochi pirotecnici: appena spiovuto, via ai fuochi e spettacolo di grandissimo effetto. Ai saluti del presidente della Federazione ospitante, la Federazione italiana canoa kayak, Luciano Buonfiglio, sono seguiti quelli del padrone di casa, il presidente della Provincia di Milano Guido Podestà, presente all'Idroscalo in compagnia dell'assessore allo sport Cristina Stancari.
Da ricordare che, oltre ai Campionati del Mondo, gareggeranno nell’ambito di quest'evento, che è un vero e proprio Festival del Dragon Boat, anche gli equipaggi dei Dipendenti universitari d’Italia, i quali si sfideranno per l’undicesima volta, e non mancherà la sfida tra i team di Forza rosa, cioè le mitiche Breast Cancer Survivors, donne operate di cancro al seno.
L’ingresso alle tribune è sempre gratuito. I Campionati e il Festival si concluderanno con la cerimonia di chiusura, domenica 2 settembre alle ore 18,00.
Da giovedì all'Idroscalo di Milano
i campionati mondiali di Dragon Boat
Milleduecento atleti di tredici nazioni in acqua
su tre distanze con due tipi di barche
La Federazione italiana canoa kayak e la Provincia di Milano progettano un campo artificiale di canoa slalom all'Idroscalo
Una flotta di decine di “dragon boat” - la tipica piroga cinese con la testa di dragone – si misureranno da giovedì a domenica all'Idroscalo di Milano per i Campionati mondiali 2012 della specialità, praticatissima in tutti i Paesi orientali e ormai molto diffusa anche in Europa e negli Stati Uniti.
La manifestazione, che avviene sotto l'egida della Federazione italiana canoa kayak presieduta da Luciano Buonfiglio e con l'organizzazione dell'Idroscalo Club, ha il patrocinio della Provincia di Milano, la sponsorizzazione di Amiacque – gestore dei servizi idrici di 180 comuni lombardi – e la copertura televisiva Rai e Sky. Questa mattina a Milano Buonfiglio, insieme con il presidente della Provincia Guido Podestà e l'assessore allo sport e pari opportunità Cristina Stancari, ha presentato alla stampa il programma dei campionati e il valore di questa sfida per Milano, dove nel 2014, sempre all'Idroscalo, si svolgerà la Coppa del mondo di canoa e kayak e nel 2015, in concomitanza con l'Expo, i campionati mondiali assoluti di canoa sprint.
Inoltre, Buonfiglio ha rinnovato la richiesta a Podestà, che l'ha accolta pubblicamente, impegnandosi ad avviare un tavolo progettuale entro settembre, per la realizzazione, sull'isolotto prospiciente alla darsena dell'Idroscalo, di un campo artificiale di canoa slalom,
lo sport nel quale l'italiano Daniele Molmenti ha vinto a Londra la medaglia d'oro. Un impianto imponente, che potrebbe agevolare l'accesso a questa specialità e alle varie altre collegato all'uso sportivo del corso dei torrenti, centinaia di giovani, anche diversamente abili, di cui l'Italia è attualmente sprovvista mentre la Francia ne ha quattro e tutte le altre principali nazioni europee almeno uno.
Il Dragon Boat è un genere di piroga nato circa 600 anni prima di Cristo. Oggi, l’International Canoe Federation, che disciplina l’attività delle 147 federazioni nazionali degli sport della pagaia, alla quale e` affiliata la Federazione Italiana Canoa Kayak, comprende, tra le diverse e numerose specialità, anche il dragon boat. Si tratta di imbarcazioni di due generi, per venti o per dieci pagaiatori, più il timoniere e il tamburino.
Sul bacino milanese, dal 30 agosto al 2 settembre si contenderanno il titolo di Campione del Mondo, gli equipaggi senior, junior, master, maschili, femminili e misti maschi e femmine,
a bordo di dragon boat con equipaggi composti da venti pagaiatori, più il timoniere e il tamburino, e da equipaggi composti da dieci pagaiatori, più il timoniere e il tamburino.
Le barche standard per 20 pagaiatori, senza testa e coda di drago misurano metri 12,49 di lunghezza, metri 1,16 di larghezza e pesano 250 kg, mentre le barche per 10 pagaiatori misurano metri 9,00 di lunghezza, metri 1,16 di larghezza, 180 kg di peso.
Una particolarità è che nelle gare di Dragon Boat, oltre alle competizioni solo maschili e soli femminili, ce ne sono anche quelle di genere misto, con equipaggi formati da 20 pagaiatori che devono comprendere almeno 8 donne o da 10 pagaiatori che ne devono comprendere almeno 4.
Il campo di gara, lungo 500 metri, e` tracciato a sei corsie larghe ciascuna 9 metri.
Le gare si svolgono sulle distanze di 200 e 500 metri in linea, e sulla distanza di 2.000 metri in circuito con partenza di ciascuna barca ogni 10 secondi ad handicap come in uso nelle gare di vela.
Le nazioni in gara sono: Canada, Filippine, Francia, Germania, Giappone, Italia, Polonia, Repubblica Ceca, Russia, Svezia, Svizzera, Ucraina, Ungheria, Stati Uniti d’America.
Tra le nazioni più numerose Canada e Stati Uniti d’America sono presenti in quasi tutte le categorie. Oltre ai Campionati del Mondo gareggeranno nell’ambito di quest'evento, che è un vero e proprio Festival del Dragon Boat, anche gli equipaggi dei Dipendenti universitari, d’Italia, i quali si sfideranno per l’undicesima volta, e non mancherà la sfida tra i team di Forza rosa, cioè le mitiche Breast Cancer Survivors, donne operate di cancro al seno.
Le competizioni inizieranno giovedì 30 agosto alle ore 9,00, mentre alle ore 18,00 si terra`
la cerimonia di apertura che oltre alla presentazione dell’evento e delle squadre, con alzabandiera e Inno nazionale comprenderà la Danza del drago rituale cinese e una esibizione degli “Acrobati del fuoco”.
L’ingresso è sempre gratuito. I Campionati e il Festival si concluderanno con la cerimonia di chiusura, domenica 2 settembre alle ore 18,00. Un vivo ringraziamento al Corpo arbitrale, ai Cronometristi milanesi, agli operatori dei media, in particolare Rai e Sky, al main sponsor Amiacque ed a tutti gli altri che ci hanno supportato, e un grande grazie a tutti i volontari.
http://www.idroscaloclub.org/dragon/ita/news.html |